Dai Borbone alla narrativa inedita: il Premio Cimitile emoziona alla sua seconda serata
- Fondazione Premio Cimitile
- 14 giu
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Aggiornamento: 26 giu

Domenica ricca di emozioni e partecipazione per la seconda giornata del Premio Cimitile, che ha proseguito il suo articolato programma settimanale all’insegna della cultura, della memoria storica e dell’intrattenimento musicale.
La serata si è aperta con lo spettacolo “Sei Riggine sfurtunate”, un coinvolgente racconto della dinastia dei Borbone riletto in chiave femminile dallo scrittore e umorista Amedeo Colella, impreziosito dalle musiche e coreografie del gruppo folk I Guarracini, che hanno saputo animare gli spettatori con colori, suoni, balli e tradizione popolare.
A seguire, si è svolto il convegno dal titolo “La narrativa specchio dei tempi. L’inedito laurea trenta scrittori”, durante il quale è stato presentato il romanzo vincitore della sezione inedita di narrativa del Premio Cimitile 2025: “La parte interna dei pensieri” di Mario Antobenedetto, edito da Guida Editori.
Nel romanzo, Antobenedetto descrive una famiglia borghese nella Roma degli anni Cinquanta che si confronta con i silenzi del passato e le incertezze del futuro. Tra conflitti generazionali, desideri di cambiamento e ferite mai guarite, genitori e figli affrontano trent’anni di trasformazioni sociali e personali, cercando risposte che forse nessuno ha il coraggio di pronunciare.
Al convegno, moderato dalla giornalista Dott.ssa Autilia Napolitano, sono intervenuti: Avv. Anna Mercogliano, Assessore alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Cimitile, Dott. Felice Napolitano, Presidente della Fondazione Premio Cimitile, Dott. Diego Guida, editore, Dott. Diego De Silva, scrittore, Dott. Mario Antobenedetto, autore del libro vincitore
Diego De Silva, già vincitore del Premio Cimitile nel 2016 con “Terapia di coppia per amanti” - romanzo che ha riscosso grande successo di pubblico e critica - ha raccontato il proprio percorso letterario, soffermandosi sul suo ultimo lavoro, “I titoli di coda di una vita insieme”, una delicata e brillante riflessione sulla fine dei rapporti e su ciò che resta di una lunga relazione amorosa quando cala il sipario: rimpianti, piccoli slanci, ironia e umanità.
Diego Guida, dal canto suo, ha offerto uno spaccato sui dati del mercato editoriale italiano, sottolineando come, nonostante le difficoltà del settore, si registri una tenuta delle vendite di narrativa italiana, in particolare tra i lettori under 35, spinti da festival, premi letterari e promozione digitale.
Visibilmente emozionato, Mario Antobenedetto ha descritto la genesi della sua opera come un percorso personale e intimo, un modo per dare voce a tutto ciò che resta non detto nei momenti più cruciali della vita, dove la letteratura si fa ponte tra ciò che siamo stati e ciò che possiamo ancora diventare.
La sezione inedita di narrativa è un fattore distintivo del Premio Cimitile, che si differenzia da molte altre rassegne letterarie concentrate esclusivamente sulle opere già pubblicate. Fin dalla sua prima edizione, il Premio ha dato spazio ai manoscritti inediti, ricevendo ogni anno tra i 200 e i 300 testi. L’opera vincitrice viene premiata con il prestigioso Campanile d’Argento e pubblicata a livello nazionale da Guida Editori di Napoli, offrendo così un’opportunità concreta ad autori emergenti. Il Premio Cimitile in trent'anni ha laureato 30 scrittori.
Il pubblico è stato numeroso e partecipe, testimoniando ancora una volta quanto la cultura sappia coinvolgere e appassionare.