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A Cimitile la presentazione del libro di Mons. Paglia: “Il primo giorno di un mondo nuovo”

  • Fondazione Premio Cimitile
  • 17 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

A Cimitile la presentazione del libro di Mons. Vincenzo Paglia: “Il primo giorno di un mondo nuovo”

Mercoledì 18 giugno, nella suggestiva cornice del Complesso Basilicale Paleocristiano di Cimitile, si è tenuta la presentazione del libro “Il primo giorno di un mondo nuovo. Il libro del Giubileo” di S.E. Mons. Vincenzo Paglia, edito da Raffaello Cortina.


L’evento, inserito nel cartellone del Premio Cimitile 2025, ha rappresentato un momento di riflessione sul significato spirituale, culturale e umano del Giubileo, offrendo spunti sul rapporto tra fede, speranza e rinnovamento nella società contemporanea.


Dopo i saluti istituzionali del Dott. Felice Napolitano, Presidente della Fondazione Premio Cimitile, della Dott.ssa Marianna Napolitano, Presidente del Lions Club Host Giordano Bruno – Nola, e del Dott. Antonio Falcone, Presidente dell’AMCI – Nola, il dibattito è entrato nel vivo grazie agli interventi qualificati degli ospiti.


A offrire chiavi di lettura filosofiche e teologiche è stata la Prof.ssa Giuseppina De Simone, docente di Filosofia della Religione presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (Sezione San Luigi), che ha sottolineato la centralità della speranza cristiana come forza trasformativa del presente.


A seguire il contributo di S.E. Mons. Antonio Di Donna, Vescovo di Acerra e Presidente della Conferenza Episcopale Campana, che ha voluto soffermarsi sul significato profondo del Giubileo. «Non può ridursi a un semplice pellegrinaggio o a una ricorrenza religiosa – ha affermato – ma deve essere soprattutto un'occasione di conversione concreta e giustizia sociale».


Culmine dell’incontro è stato l’intervento dell’autore, S.E. Mons. Vincenzo Paglia, Presidente Emerito della Pontificia Accademia per la Vita, che ha condiviso non solo i contenuti e il senso profondo del volume, ma anche un toccante episodio della sua giovinezza sacerdotale.


Mons. Paglia ha infatti raccontato dei suoi primi anni a Roma, all’inizio degli anni ’80, quando iniziò a organizzare pranzi per i poveri all’interno della Basilica di Santa Maria in Trastevere, provocando non poche critiche da parte di chi riteneva inopportuna quella scelta. In molti, infatti, suggerivano di spostare quei momenti di accoglienza in una sala laterale, lontano dall'altare e dalla liturgia.

A “salvarlo”, ha raccontato con emozione, fu uno scritto di Paolino da Nola, che secoli prima descriveva un gesto simile: accogliere i bisognosi proprio dentro la chiesa, tra i mosaici e i canti. Quelle parole antiche, riscoperte al momento giusto, offrirono a Mons. Paglia un’autorevole legittimazione e lo incoraggiarono a proseguire su una strada che oggi appare profetica, ma che nel 1981 risultava ancora profondamente controcorrente.


A coordinare l’incontro con competenza e autorevolezza è stato Don Giovanni De Riggi, parroco di Cimitile e docente di Storia della Chiesa presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose "Duns Scoto" di Nola.

La serata si è distinta per il clima di ascolto, dialogo e spiritualità, confermando ancora una volta il ruolo centrale del Premio Cimitile come crocevia tra cultura, fede e impegno civile.


 
 
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